Per alcuni lo zaino rappresenta un accessorio solo per ragazzi, da utilizzare a scuola, all’ università o al massimo durante un viaggio; la verità è che, sempre di più, questo accessorio ha portato a sostituire borse e ventiquattrore che hanno accompagnato per molto tempo i business man di mezzo mondo.
Riguardo alla storia, cominciamo con il dire che le “borse da uomo” sono sempre esistite. Nel Medioevo, venivano usate “a mano” per trasportare soprattutto denaro. Con l’arrivo delle tasche cucite sui pantaloni, furono abbandonate, per poi ricomparire soltanto nel Novecento.
Nello specifico, il primo zaino in nylon arrivò negli anni 60. I primi modelli con la zip erano esclusiva degli alpinisti e degli avventurieri. I modelli più moderni e leggeri arrivarono come risposta al bisogno degli studenti universitari di portare da un’aula all’altra del campus i propri libri.
Tornando ad oggi vi sfido ad entrate nella metropolitana di Milano al mattino; ammesso e non concesso che abbiate uno spazio vitale a disposizione per poter osservare gli altri passeggeri, vi accorgerete che ormai la maggior parte degli uomini, dallo studente al professionista, dall’hipster al businessman hanno optato per questo tipo di accessorio.
Il problema è che quello che dovrebbe essere un accessorio pratico e funzionale rappresentativo di stile ed identità spesso diventa un semplice oggetto di omologazione rischiando di risultare talvolta addirittura inappropriato.
Alla domanda classica di cosa è meglio tra borsa e zaino rispondiamo con un semplice dipende.
Dipende da che tipi siete, dai contesti lavorativi in cui vi trovate quotidianamente, dal vostro gusto personale e da cosa volete infilarci dentro.
La verità è che sono comodi, resistenti, spesso anche molto belli (il nostro lo è!) e, cosa più importante, ci permettono di andare in giro “con le mani libere”.
A questo punto, a prescindere dal fatto che sia giunta o meno l’ora di regalarvi un bello zaino o di sostituire quello attuale, continuate a leggere questo articolo per scoprire qualcosa in più sul nostro zaino!
Per prima cosa suddividiamo gli zaini in due macrocategorie:
- In stoffa o materiali tecnici, resistenti e adatti a tutte le condizioni atmosferiche ed ai carichi più pesanti.
- In pelle spesso fatti a mano in laboratori artigiani, più adatti per il lavoro e facilmente adattabili anche ad outfit più formali
Il nostro Leonardo appartiene sicuramente alla seconda categoria. Abbiamo provato a ridisegnare questo “back pack” provando a conciliare comodità ed eleganza. Che ci mettiate dentro notebook e tablet o scartoffie e “schiscetta”, quello che ci interessa è che riusciate a mantenere un certo stile, stile nello sceglierlo, stile nel portarlo.
Abbiamo scelto la pelle, abbiamo disegnato le stoffe interne, abbiamo definito gli abbinamenti.
Siamo andati in toscana, terra di vino e di pellami, terra di artisti e di artigiani a cercare i “nostri” di artigiani. Abbiamo bussato alla porta di Emiliano e dei suoi collaboratori che con le loro maestranze tagliano e cuciono tutti i nostri accessori in pelle. Lo abbiamo convinto a credere nel progetto, ad accompagnarmi in questa avventura, per lui quasi irrilevante da un punto di vista economico ma forse interessante da un punto di vista umano.
Ci ha accompagnato, ci ha spiegato e probabilmente ci ha anche un po odiato! Ci ha spiegato che inserire la seta all’ interno sarebbe stato bello ma avrebbe reso lo zaino troppo delicato. Ci ha spiegato che l’organizzazione degli spazi interni è essenziale in un accessorio di questo tipo, non solo per i “fanatici dell’ordine”. Ci ha permesso di realizzare un prodotto che oltre ad essere bello è anche funzionale; perchè se è giusto distinguersi dalla massa, è altrettanto giusto farlo nel comfort.
Per quanto riguarda i materiali esterni, abbiamo scelto due diversi pellami: un vitello più morbido ed una pelle bovina leggermente più rigida, entrambe rigorosamente “pieno fiore” ( si intende la qualità di pellame più pregiata che identifica lo strato più esterno della pelle dell’animale), conciate in Italia in quello che viene definito il comprensorio del cuoio. Piccola nota, lo spessore della pelle è di 2,2 mm, tutt’altro che comune, e questo oltre che dar valore allo zaino gli conferisce anche maggiore resistenza. Per gli interni la scelta è stata quasi obbligata e ci ha portato su una fodera 100% in cotone 290g. Sui disegni e sui colori delle fodere abbiamo appena iniziato a sbizzarrirci.
Concludiamo dicendo che non ci interessa invitarvi a comprarlo, ma ci piacerebbe che fosse apprezzato lo sforzo fatto per creare un prodotto bello e di qualità. Se così fosse avremmo raggiunto il nostro obiettivo principale. Avere la conferma, oltre che la consapevolezza, di fare le cose per bene ci permette di aumentare la nostra convinzione verso questo nostro progetto a volte tanto difficile quanto entusiasmante.
Ci risentiamo presto per la presentazione di un altro prodotto…promesso!
N