Me lo ricordo come se fosse adesso quel 14 settembre 2019. Dieci anni esatti dal giorno in cui decisi di trasferirmi a Milano. Mi ricordo che ero in Fiera a Milano in occasione del MICAM (la fiera internazionale delle calzature). Ero a mangiare un panino con quello che da lì a poco sarebbe diventato il modellista delle nostre scarpe. Fu lui la prima persona, esterna alla famiglia, a cui comunicai la mia intenzione di iniziare questo progetto. “Si parte!”.
Ha più o meno la mia età ma lavora in questo settore praticamente da sempre. Probabilmente ai suoi occhi in quel momento ero uno dei tanti ragazzi illusi e presuntuosi che voleva creare un suo brand pensando di riuscire ad emergere al primo colpo. Oggi forse la sua opinione è cambiata, o magari è solo più bravo a nasconderla, tuttavia abbiamo avuto modo di conoscerci meglio, quindi mi piace pensare che sono riuscito a fargli cambiare idea.
Questo preambolo mi serve per introdurre quello che ad oggi è il prodotto che senza dubbio incorpora le caratteristiche distintive del nostro team e di questo progetto: competenze, buon gusto, dedizione al lavoro e attenzione al particolare. Il nostro derby. Si chiama ROSSINI. Si proprio quel Gioacchino Antonio Rossini che ha composto IL BARBIERE DI SIVIGLIA.
La scelta del nome segue la stessa regola degli altri prodotti del nostro brand (L’artista scelto deve avere la stessa provenienza del prodotto che andiamo ad offrire). In questo caso il fatto che l’artigiano produttore sia nelle marche ci ha spinto a fare questa scelta.
Le marche rappresentano da sempre terra di eccellenza nelle calzature da uomo. E proprio lì nella provincia di Fermo, tra i campi di girasole, siamo andati a cercare il nostro artigiano. Volevamo qualcuno di autentico che riuscisse a fondere artigianalità ed attaccamento al territorio. Qualcuno che sposasse il progetto non solo come opportunità di business ma anche come idea.
Potrei dilungarmi inutilmente sulle caratteristiche di questa scarpa, ma troverete tutte le info nel nostro e-commerce. La consideriamo la “sorella sportiva” della più formale Oxford che vi presenteremo più avanti. Ad oggi rappresenta sicuramente la tipologia di scarpa più versatile e in linea con gli ambienti professionali che sempre più frequentemente puntano a ridurre il livello di formalità.
Per i colori facciamo fatica spingerci oltre i classici Nero, Marrone o testa di moro e Bordeaux. Detto questo, il mondo è bello perché è vario, Cognac Blu e verde rappresentano tre valide alternative per i più esuberanti. Per gli abbinamenti, possiamo a cuor leggero lasciare libero sfogo ad ognuno di voi. Mentre scrivo ne indosso una bordeaux sotto un jeans scuro con stiratura centrale (stava troppo bene con il mio golf ciliegia), ma vi posso garantire che anche nere sotto un vestito principe di galles non stanno male per niente e fanno di tutto per farsi notare!
A presto!
TCP