L’autunno: la stagione in cui il colore delle foglie e degli alberi comincia ad assomigliare a quello delle giacche che indossiamo.
Non centra l’essere freddolosi o calorosi, nessuno rinuncerebbe ad indossare una bella giacca in tweed. Dal pranzo della domenica tra amici e parenti alla classica giornata di lavoro, tutti abbiamo un’occasione per indossarla, dandoci più di un tocco di stile. Non tutti sanno però che questo tessuto tornato in auge nella moda maschile negli ultimi anni, effettivamente conosce il suo primo successo a metà ‘800. Da lì in avanti è diventato un must all’ interno del guardaroba degli uomini nei secoli. Oggi sicuramente lo stiamo riscoprendo grazie allo stile e alla versatilità che ci offre.
Questo tessuto in lana originario della Scozia, al di là delle leggende, prende il nome dal fiume Tweed lungo il quale nascevano i centri tessili che lo producevano in grigio e nero con motivo spigato (o “spina di pesce”). Nasce cardato con piccoli nodi, poroso al tatto, naturale nell’ aspetto. Ai più sarebbe sembrato “cheap” noi lo avremmo definito “figo”. Tant’è che le sue irregolarità e imperfezioni hanno conquistato persino Coco Chanel che per la prima volta decise di utilizzare una stoffa né nobile né pregiata elevandola a tessuto d’alta moda. Tuttavia, Mademoiselle Coco arrivò cinquant’anni dopo la Contessa di Dunmore, Lady Catherine Herbert, che per prima apprezzò e promosse questo tipo di tessuto.
Oggi viene prodotto in molti colori e motivi tra cui l’houndstooth o pied de poule (motivo a “zampa di gallina”), checked (quadretto), overchecked (quadri più grandi).
Possiamo distinguere due tipologie di tweed: L’Harris (scozzese) ed il Donegal (irlandese).
L’Harris tweed, originariamente prodotto dai fabbricanti di tweed delle isole Lewis e Harris (da cui appunto il nome), nell’arcipelago delle Ebridi a largo della costa occidentale scozzese. È proprio in questa parte di modo caratterizzata dalla musica delle cornamuse, dai venti gelidi, dal mare e dalle brughiere immense, che nasce questo tessuto di lana caldo e resistente, utilizzato anticamente da pastori e pescatori per proteggersi dal freddo, non propriamente gradevole di quelle parti. Come anticipato, fu la Contessa di Dunmore, che per supportare l’economia di quelle zone, durante gli anni della carestia delle patate, a metà ‘800, promosse il tessuto tra i suoi amici aristocratici, rendendolo famoso ed incentivandone l’utilizzo, la produzione e l’acquisto. È per questo che il logo della Harris Tweed, marchio registrato dal 1909, richiama lo stemma dei Dunmore. Per vostra info, l’Harris Tweed è l’unico tessuto al mondo protetto da un Atto del Parlamento, che ne decreta i tratti distintivi assicurandone l’autenticità. Oggi lo si produce in circa 600 stabilimenti in una quantità di quasi tre milioni di metri all’anno in una vasta gamma di colori che richiamano i paesaggi scozzesi nei quali viene prodotto… si tranquilli, uno scampolo per voi lo riuscirete a trovare!
L’Irish Tweed invece prende il nome dalla contea di Donegal nella parte nord-ovest dell’Irlanda. Caratteristici di questo tessuto sono i piccoli bottoni di lana di colore contrastante con il colore di fondo. Forse la curiosità più interessante risiede proprio nell’ utilizzo dei colori. Infatti, in passato il numero di colori utilizzati identificava lo stato sociale di chi indossava questo tessuto. I Re, per esempio, potevano indossare fino a sette colori, i servitori solo uno. John Ruskin da bravo inglese della sua epoca diceva: “Le menti più pure e più pensose sono quelle che amano i colori”. Oggi il Donegal viene prodotto industrialmente sia cardato, (una versione più pesante, calda e morbida), che semipettinato (più leggero, più fino e meno “peloso”). Fortunatamente, però, oggi ognuno usa i colori che gli pare… senza esagerare!
Tradizionalmente veniva utilizzato principalmente per le attività all’ aperto come caccia, pesca, passeggiate a cavallo etc… Oggi diciamo che può essere utilizzato, nelle stagioni più fredde, in qualsiasi situazione ove non sia richiesto un dress-code formale.
Una giacca in Tweed sarà sicuramente più pesante di una normale giacca di lana, avrà una fodera interna robusta, ed una vestibilità comoda che ci consenta di indossare sotto un maglione o un dolce vita. Per quanto riguarda i particolari andiamo dalle toppe sul gomito in pelle scamosciata, alla doppia tasca obbligua a pattina. I bottoni in corno rivestiti in pelle, seppur in linea con la tradizione forse diventerebbero “too much”.
Let’s tweed again
N.