Per gli olandesi “jenever” per il resto del mondo semplicemente GIN!
Uno dei migliori che abbia mai bevuto è il D’oro Aged Gin di Pure Sardinia, produttore sardo che ad opinione di chi scrive è riuscito a creare qualcosa di davvero particolare.
Non credo che l’olandese Franciscus de la Boe quando inventò il gin nel 1650 all’Università di Leiden, mentre era intento a trovare un modo per far assimilare ai suoi pazienti tutti i benefici delle bacche di ginepro avrebbe mai potuto immaginare che dei ragazzi sardi sarebbero riusciti ad esaltare in maniera così speciale questa sua “pozione”.
Realizzato interamente nell’isola dei quattro mori, questo Aged Gin ha un’identità propria, assaporata ad ogni sorso e raccontata egregiamente dalle persone che lo producono e contribuiscono costantemente a garantirne la qualità.
Il mio primo incontro con questo gin è stato durante una fiera nella primavera del 2018..
Non vi nego le mie iniziali perplessità legate alla convinzione, superficiale, che mi trovassi di fronte all’ennesimo tentativo di rendere particolare un distillato sul quale negli ultimi anni si è provato a “dire” davvero di tutto. Alla mia richiesta di informazioni è partita una spiegazione ed una descrizione del prodotto legata a concetti che Valeria Rossi definirebbe “sole-cuore-amore!“ Il mio interlocutore probabilmente si accorge del mio sarcasmo, nonostante tutto, educatamente mi invita ad assaggiarlo così…puro. Il colore è giallo oro, me ne accorgo, e comincio a capire che c’è qualcosa di particolare davvero. A questo punto credetemi se vi dico che non avrei ma pensato di assaggiare qualcosa di così buono in una fiera milanese alle tre del pomeriggio in un bicchierino di carta da caffè delle macchinette.
Il gin mi è letteralmente esploso in bocca! Non chiedetemi come facciano a farlo ma riescono a far sentire davvero il mare e il vento! Le differenti botaniche tra cui Salvia Desoleana, foglie di Mirto, Lentisco, Artemisia, scorze di limone e arancia contribuiscono ad esaltare questa sensazione. Le botti di castagno fanno il resto. Il risultato è quello di un prodotto artigianale e unico nel suo genere con un’identità chiara risultato di un connubio perfetto tra attaccamento alla tradizione e utilizzo di materie prime di straordinaria qualità, pure ma soprattutto naturali.
Per quanto riguarda le modalità di degustazione la “struttura” di questo gin ci permette di percorrere diverse strade.
Il consiglio è su queste tre varianti:
LISCIO: puro in un bicchiere Old fashioned
GIN TONIC: con ghiaccio, acqua tonica e una fetta di limone in un bicchiere Ballon
BASIL SMASH: con ghiaccio, limone e basilico in un bicchiere Tumbler
Potrei continuare a parlare di questo gin perdendomi nella descrizione del suo gusto morbido e persistente, con note di nocciola tostata, erbe officinali e mandorla amara.
Vi dico solo che è un gin da 44°. Assagiatelo!
Si dice che quando nel XVIII secolo gli inglesi colonizzarono l’India, portarono con sé gin e tonica. Beh, Pure Sardinia avrebbe oggi qualche difficoltà a spiegare alla regina che non ne viene prodotto abbastanza. Siamo sicuri però che se ne spedissero una bottiglia a palazzo riuscirebbero a stupire anche i palati “reali”.
Moliere diceva “Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico”.
Direi che sulla bottiglia non abbiamo dubbi…sul resto fate voi!
Buon Assaggio!
N.